Come vedono i nostri amici cani e gatti?
Prima di tutto bisogna sapere che ogni colore "rosso, giallo-verde, viola" viene recepito da uno specifico recettore della retina: il CONO, che serve anche per la percezione della nitidezza e del dettaglio. Gli esseri umani e i gatti hanno tutti e tre i tipi di recettori, i pappagalli vedono addirittura gli ultrauvioletti (chissà come ci vedono con la crema abbronzante che li riflette!). Il cane, invece, ne ha solo due: quello deputato al blu-viola e quello ad una sfumatura di giallo-verde.
Ecco che il cane distingue bene il blu e viola, piuttosto che il rosso o verde… quindi non è vero che vede in bianco e nero, bensì in blu e giallino...
(J.Neitz, T. Geist, G. Jacobs, Color vision in the dog, Visual Neuroscience, 3, 1989, 119-125)
Perché?
Perché l'origine della percezione dei colori si trova nella filogenesi delle specie.
Gli animali che vivevano nella foresta (uomo compreso), dove passa la luce con onde medio-basse poiché le altre vengono bloccate dalle foglie e quindi non si vedono blu e viola ma solo rosso e verde, erano specializzati per questi colori. In questo modo potevano distinguere le foglie verdi da ciò che non lo è, come bacche e fiori o anche animali pericolosi… quindi per questi animali il rosso è completamente diverso dal verde. Ecco perché per gli esseri umani il rosso è un colore molto importante: il rosso indicava le bacche, quindi significava cibo!
Per un cane, cacciatore crepuscolare, invece non è stato mai importante diversificare il giallo/rosso dal verde, quindi nella sua storia è stato sacrificato il cono deputato al rosso: il cane ha solo due tipologie di coni, quindi vede bene il blu-viola (anche perché i lupi cacciavano con luce crepuscolare) e un'unica sfumatura più o meno intensa che va dal rosso al giallo-verde (una scala unitonale +/- luminosa).
Questo perché è stato sacrificato il tipo di cono "inutile" a favore dei BASTONCELLI che servono per la visione del movimento e della luce debole, funzione aiutata dal tappeto lucido (quello che fa apparire i loro occhi rossi nelle foto!).
In questo modo differenziano meglio le sottili sfumature del grigio, questo perché, visto proprio che i lupi cacciavano al crepuscolo, l'evoluzione ha favorito la maggiore sensibilità a tale tipo di luce bassa e soffusa.
D'altra parte l'occhio laterale (i cani lupoidi hanno un campo visivo fino a 250° grazie agli occhi posti a 20° di distanza) dà la possibilità all'animale di avere un campo visivo più ampio del nostro, a scapito però della visione binoculare appartenente alla razza umana; inoltre i cani, pur avendo una scarsa risoluzione dei dettagli, riconoscono bene le forme.
Infatti l'acutezza della visione è data dalla capacità di accomodazione del CRISTALLINO.
Quello del cane è più piatto di quello dell'uomo, quindi la visione è meno nitida da vicino, poiché ha una scarsa accomodazione… però compensa con la maggiore curvatura della CORNEA, quindi vede meglio da lontano, e se il soggetto è in movimento raddoppia la distanza di visione!
In linea di massima i cani piccoli sono miopi, quelli grandi ipermetropi.
Invece i GATTI che vivono all'aperto vedono meglio da vicino, quelli di casa da lontano. Per vedere lo stesso oggetto che un uomo vede a 45m, il gatto dovrebbe avvicinarsi a 6m di distanza dallo stesso!
Insomma, il loro è un modo diverso dal nostro di vedere il mondo, dobbiamo accettarlo e rispettarli come esseri diversi da noi ma sempre dotati di una mente. Esseri per i quali gli odori son molto più importanti, infatti vivono immersi in un universo olfattivo, così come il nostro è visivo. Ecco perché si può affermare che fare lavori di fiuto nel cane e come far fare i disegni ai bambini!
Invece per quanto riguarda l’udito ricordiamoci che la frequenza dei suoni percepibili dall’uomo arriva ai 23kHz, quella dei cani a 45kHz, dei gatti a 80 e anche 100kHz. Nei cani la massima sensibilità uditiva è raggiunta con suoni tra i 0,5 e 16kHz; ecco perchè i nostri piccoli amici riescono a sentire lo squittio di un topolino nella tana sotto terra.
Per quanto riguarda il gusto nei cani è abbastanza simile al nostro, però hanno una maggiore percezione a sostanze chiamate nucleotidi, generalmente presenti nel sangue. L’olfatto è sempre molto importante, questo specialmente nel gatto: meglio riscoldare un po' la loro pappa, e ricordiamoci che quando hanno il raffreddore, spesso non mangiano perchè non sentono gli odori!
Dott.ssa Elena Sorini