Un mondo sommerso.
Nella mia ricerca disperata di una cagnolina che vada sicuramente d'accordo con i gatti ho scoperto un mondo sommerso, un vero marasma cinofilo!
Ma di vero amore per i cani ce n'è poco, invece tanto amore egoistico e fine a se stesso.
Prima di tutto sono rimasta nauseata dai più disparati gruppi Facebook dove c'è chi cerca un cane con determinate qualità o di una determinata razza e se lo fa spedire a casa come se lo ordinasse in un catalogo. Tutti son pronti a spedirglielo a domicilio, non importa la durata del viaggio e lo stress per il cane....
Nei gruppi si trovano perlopiù annunci strappalacrime di cagnolini più o meno disgraziati, randagi di canile o rinunciati. Annunci che fanno leva sull'emotività più profonda di chi li legge, generalmente scritti "in prima persona" dal cane, accompagnati da foto veramente strazianti. Chiunque abbia un briciolo di compassione adotterebbe subito quel cagnolino. Sono stata tentata anche io più volte.
Poi ci sono i cani da salvare che vivono nei paesi dove dopo un mese o due vengono soppressi: è terribile questa cosa, ma chi li adotta dovrebbe essere cosciente anche dei rischi che ci possono essere, specie nel caso di cuccioli tolti troppo presto dalla mamma causa vari motivi (e questo purtroppo può succedere anche nei migliori allevamenti). Altri invece sono cuccioli o cani adulti normali ma rinunciati che cercano disperatamente casa. C'è una sfilza interminabile di bei musetti pelosi, basta scegliere fare click e farselo spedire a domicilio.... FARSELO SPEDIRE? MA CHE E' UN PACCO, UN ACQUISTO ONLINE?!
Nella mia attività di esperto in comportamento mi è capitato molto spesso di visitare numerosi cani adottati in questo modo, facendo leva soltanto sulla bellezza della foto, sulla triste e disperata storia del cane e sulla pena che avevano suscitato nel futuro proprietario.... Proprietario che non si è minimamente curato di informarsi adeguatamente sul carattere e stile di vita del cane prescelto, sulle sue attitudini e motivazioni di razza, sul motivo della rinuncia o del perché non è mai stato adottato oppure, ancor peggio, del perché per ben 5 volte è ritornato in canile.... Naturalmente i canili e le associazioni che hanno in carico questi cani perlopiù non sanno nulla di loro, e spesso nemmeno si preoccupano di cercare di scoprire qualcosa (dico io). Certo, molte volte in effetti non si sa nulla, però tante altre volte qualcosa si sa ma naturalmente non si va a dire ad un futuro adottante che questo cane per più di 5 anni non è mai riuscito a stare solo in casa e l'ha distrutta completamente...
si dice soltanto che è molto affettuoso e gli piace stare sempre in compagnia. Ancor peggio non si avvisa che il cane viveva vagante in campagna, magari anche in uno stato di semi selvatichezza e scarsissima socializzazione con l'uomo e ancor meno con un ambiente urbano (per non parlare di quelli che vengono redarguiti fin da cuccioli dalla madre affinché non si avvicinino proprio all'uomo perché reputato pericoloso). Cani che adottati da chi vive in città, e che magari sono alla prima esperienza, riusciranno a rovinare la vita ai proprietari e anche a se stessi. Naturalmente vengono descritti come cani molto timidi, probabilmente perché sono stati malmenati, e che hanno bisogno di pazienza e tanto amore... "TANTO AMMMORE, PERCHE' IL MIO AMMMOOORRREEE TI SALVERA'!"
E no, mi dispiace, non basta.... Anzi. Non basta coccolare e viziare il cane come fosse un bimbo, perché non è un bimbo (e non lo si fa nemmeno con lui!) ma un appartenente ad una specie diversa. Proprio per questo motivo prima di adottare un cane bisogna CONOSCERE LE DIVERSITA' DI SPECIE E DI COMUNICAZIONE tra noi e loro. Ma conoscere non significa DOCUMENTARSI SU FACEBOOK o basarsi sui soliti detti tramandati e ormai diventati miti da sfatare (come "il mio cane è aggressivo perché è dominante").... Significa riferirsi a professionisti del settore adeguatamente formati, che siano istruttori cinofili o medici veterinari esperti in comportamento.
E qui salta fuori un altro mondo sommerso, visto che ancora coesistono le più disparate figure professionali (e anche molto poco professionali e non riconosciute). In particolare per quel che riguarda addestratori educatori istruttori riabilitatori non esiste un albo professionale e nemmeno un controllo: chiunque può fare un corso online di 48 ore e fregiarsi del titolo di "educatore cinofilo".... Cosa ancor più grave sono i proprietari che poi si affidano a questi pseudo-professionisti senza nemmeno informarsi su chi siano e che curriculum abbiano! Invece per quanto riguarda i MVEC è diverso perché sono medici iscritti ad un albo e anche alla lista della FNOVI, proprio perchè si vogliono tutelare i proprietari. Peccato poi che in Italia ci siano "n" approcci diversi per cui vi rientrino sia quei colleghi che ancora consigliano il collare a strozzo e secondo i quali il cane risponde solo ai condizionamenti, che quelli che hanno seguito il più recente indirizzo cognitivo-relazionale secondo cui il cane ha una Mente come un essere umano di almeno 3 anni, con relative emozioni e meccanismi cognitivi di apprendimento e ragionamento. Infine ci sono i veterinari non MVEC che, soltanto per il fatto di essere veterinari, sono convinti di sapere tutto sulla mente e il comportamento del cane, anche se non ne hanno mai avuto uno e hanno fatto chirurgia per tutta la vita....
Insomma c'è un marasma anche per quanto riguarda l'etologia canina e le varie ideologie, la gran parte delle quali sono ormai ampiamente superate ma purtroppo ancora stabilmente radicate nell'immaginario collettivo, complici anche i media che nulla o poco fanno per fare cultura cinofila aggiornata, preferendo invece un approccio addestrativo/performativo e/o pietistico. Ad esempio per molti il cane più è agitato, più deve fare movimento per stancarsi, perché deve "sfogare gli istinti" (approccio lorenziano della metà dello scorso secolo!)... senza tener conto che in questo modo la rete neurale del cane imparerà a fare solo quello e non imparerà mai a "calmarsi". In più in questo modo lavoriamo bene bene sul comportamento predatorio (vedi il classico gioco della pallina, che sembra essere l'unico possibile), comportamento che è sempre meglio non rinforzare. Inoltre se abbiamo in questione un cane patologico iperattivo vero, non si stancherà mai e non imparerà mai gli insegnamenti in modo utile. Allora lo etichettiamo come "stupido" senza porci alcun dubbio o perplessità....
Dicevamo che abbiamo un cane che deve sfogare gli istinti e che fa le cose perché "è condizionato" visto che nella sua mente non esistono neuroni che permettono un ragionamento, bensì soltanto meccanismi di "riflesso condizionato" (e qui coniughiamo Lorenz al behaviourismo dei primi del ‘900).
Nessun cenno mai da nessuna parte sugli ultimi studi di neuroscienze che, grazie anche all'evoluzione della tecnologia e alla risonanza magnetica funzionale, hanno indagato e documentato come effettivamente funziona la mente del cane.... esattamente come la nostra, o meglio come quella di un bimbo piccolo! Però il suo mondo PERCETTIVO e il suo modo COMUNICATIVO sono diversi dal nostro.... e questo purtroppo nessuno lo spiega.
E nessuno ci pensa, proprio perché il cane ci comprende così bene che per noi è "come se fosse un essere umano" (gli manca soltanto la parola!).... ma in realtà non lo è. Da questa divergenza nascono alcune incomprensioni che possono anche gravemente compromettere la relazione con il proprio cane, fino ad arrivare a quegli episodi aggressivi gravi di cui ogni tanto si sente parlare. "Cane impazzito ammazza bambino". Il cane raramente impazzisce causa una neoplasia cerebrale, il più delle volte è un cane che ha cercato di comunicare il suo disappunto con tutte le armi pacifiche di cui disponeva (vedi i cosiddetti "segnali calmanti") ma purtroppo non è stato mai compreso e rispettato. Sì perché non è lecito che un bambino possa fare tutto ciò che vuole al suo cane "perché è buonissimo": questo non è insegnare il rispetto del prossimo al proprio figlio.
Ecco, questi danni hanno le radici anche nelle adozioni fatte su internet, fatte da associazioni che spediscono cani da Palermo ad Aosta senza alcun controllo pur di darli via "come il pane": importante è che trovino casa, dopo a loro non interessa più nulla.... Anzi, il più delle volte spariscono.
Ora non dico che tutte siano così, per carità esiste anche chi lavora bene, si avvale di educatori cinofili qualificati per aumentare l'adottabilità del cane, nonché di veterinari comportamentalisti (che notoriamente sono "quelli cattivi che riempiono di psicofarmaci il cane per farlo stare buono"... ma questa è un'altra storia...). Fatto sta che gran parte delle associazioni sono fatte da volontari/e senza alcuna preparazione né sul comportamento canino né sulle malattie e zoonosi, come la Leishmaniosi che, proprio grazie a questo "mercato", si sta diffondendo sempre più al nord.
Come se al centro sud non esistessero persone adatte e consapevoli che possano adottare un cane!
Discorso analogo nei canili e rifugi, che dovrebbero capire quale modello familiare vorrebbe adottare un cane e quindi di conseguenza presentarne un paio adatti, oppure avere il coraggio di dire "mi dispiace ma al momento non c'è il cane adatto per voi". Pochissimi canili lavorano così, lavorano con i cani per aumentarne l'adottabilità, e con questo non si intendono soltanto le solite passeggiate giornaliere e il gioco della palla, bensì il lavorare sull'educazione del carattere del cane, sulle sue competenze in città e sul compensare le eventuali problematicità presenti.
Nella mia ricerca personale mi sono sentita dire diverse volte "ma quante domande che fa, com'è esigente, quante storie! Il cane piace e si adotta, basta", in modo particolare poi perché ho due gatti molto particolari e quindi cercavo di andare sul sicuro il più possibile con cani già ben socializzati ai mici.
Certi canili non hanno nemmeno idea di dove il cane vivesse, e parlo di cani sequestrati da una famiglia, non di cani ritrovati vaganti in campagna.
Sì, perché ho scoperto anche questo: c'è il profondo sud nel nordest! Basta andare verso Udine e ancor più Pordenone: i canili sono pieni di cani ritrovati vaganti in campagna e senza microchip, mai più reclamati da nessuno. Ma poi questi cani, che possono anche essere adottabilissimi, non vengono "pubblicizzati" in alcun modo come quelli del sud, e così sono condannati a restare nell'ombra nei canili, nell'unica speranza che qualcuno ci vada di persona e li scopra per caso.
PERCHE' DOBBIAMO ADOTTARE UN CANE DEL SUD CHE ABBIAMO VISTO SOLO IN FOTOGRAFIA E CI HA FATTO TANTA PENA QUANDO NEI NOSTRI CANILI DEL FVG E' PIENO DI CANI CHE DESIDERANO UNA FAMIGLIA E CHE SI POSSONO CONOSCERE PIANPIANO E COMPRENDERE SE FORSE SIA IL CANE ADATTO PER NOI?!
Servono seri corsi di formazione e un esame di abilitazione per chi vuole occuparsi di tutti questi cani, formazione per chi costituisce un'associazione, per chi fa il volontario/a anche se solo con annunci su Facebook. Formazione specialmente per gli stallanti e staffettisti. Sì perché chiunque può offrire stallo per questi cani, magari persone assolutamente non preparate a gestire cani problematici, oppure persone che lavorano tutto il giorno e li tengono sempre in casa. Persone che vivono in piena città e tengono cani non socializzati e fobici.
E' già successo molte volte che cagnolini fobici siano scappati dal guinzaglio ed abbiano vagato terrorizzati per giorni in città.... Inutile dare la colpa all'uso della pettorina! Quei cani non sono stati valutati da una persona esperta, non dovevano essere ospitati in una casa nel pieno caos della città, non dovevano essere ospitati da una persona non preparata ad accoglierli.
E che dire delle staffette? Cani già traumatizzati che vengono trasportati non si sa come per centinaia di km, anche 5 o più cani stipati in una macchina (se non peggio) e che in futuro sicuramente avranno un ricordo traumatico del viaggio in auto. Stallati da qualcuno "a scadenza", sì perché dopo un mese lo stallo scade e il cane rischia il canile. Ma cosa pensa questo povero disgraziato? Lui pensa di aver trovato una famiglia, invece poi viene rifiutato in canile per l'ennesima volta oppure dirottato da un'altra parte temporaneamente. Tutto ciò in un cucciolo durante i periodi sensibili ha un effetto devastante sul suo sviluppo comportamentale. Deve assolutamente venir seguito da persone competenti. Invece il concetto è sempre quello: "il mio AMMOORE TI BASTERA'!"
Inoltre pochi sanno che dietro a questo giro di stalli e staffette spesso ci sono anche giri economici: c'è chi arrotonda stallando cani. E c'è una certa organizzazione storica del sud Italia, tanto per non far nomi, che incentiva la nascita di cani al sud per trasferirli al nord e per rientrare nel giro economico dei canili del sud... e del nord.
Così pian piano i canili del sud si svuotano (ma in realtà non si svuoteranno mai) mentre quelli del nord si riempiono: pochi ormai vanno a cercare un cane nei vari rifugi, è molto più comodo ordinarlo con un click su internet! E poi... poi quando arriva e ci si accorge che il cane è ingestibile, allora lo si fa rientrare in canile al nord. Bell'affare eh!
Ecco all'interno di questo marasma ho dovuto trattenermi più volte dal dire quello che penso, cosa che purtroppo faccio troppo spesso, ma ogni tanto non ce l'ho fatta e sono stata tacciata per esigente, maleducata o quant'altro, ...
ma non mi importa.
Mi importa che nel mio girovagare per i canili e annunci del FVG ho incontrato diversi amici che meritano proprio una casa e una famiglia amorevole. E di loro parlerò nei miei prossimi articoli.
E io poi il cane l'ho trovato?
Sì, dopo tanto cercare e valutare cercando di non mettere a repentaglio la vita dei miei gatti un po' anomali, ebbene sì l'ho trovato.
L'ho trovato da un privato, per puro caso grazie ad una volontaria che lavora bene nella mia regione.
L'ho conosciuta e frequentata per un po' ed ora è a casa.
Nelle foto:
Mara, giovane cagnolina adorabile, è stata trovata vagante, senza microchip, e ora cerca casa.
Guarim, bel maschietto di 5 anni, anche lui cerca casa.
Entrambi si trovano nel canile di Villotta di Chions, andate a conoscerli, in fin dei conti un'ora da Trieste è una gita breve!